Quello dell’utilizzo in cucina dei fiori è uno dei trend maggiori, e maggiormente dibattuti, degli ultimi anni.
Se infatti l’effetto estetico è indiscutibile, alcuni osservatori spesso ne contestano un utilizzo ridondante, quando non inutile.Una cosa è – a nostro parere – piuttosto chiara: alcuni fiori usati in cucina esauriscono la propria funzione alla vista, non riuscendo ad aggiungere note aromatiche al piatto.
L’orto nel piatto con fiori di Pesca Saturnia ®
Di più: alcuni fiori – francamente – non hanno proprio sapore.Non che la cosa sia necessariamente un difetto, vista la notevole qualità apportata visivamente alle pietanze.Poi però esistono anche alcune eccezioni. Il fiore di Pesca Saturnia ®, infatti, oltre ad essere eccezionalmente bello e molto profumato, ha anche un sapore che non si scorda.
Ora ci rendiamo conto che la cosa possa sembrare un paradosso, visto che il frutto della Pesca Saturnia ® è dolce, dolcissimo, con sfumature che vanno dalla frutta rossa alla vaniglia.
Il fiore di Pesca Saturnia ® ha dal canto suo un sapore lieve, ovviamente floreale.
Ma una persistenza impressionante, netta, di amaretto. Ma proprio netta!
Spaghetto Mancini con le erbe spontanee e fiori di Pesca Saturnia ®
Per questo motivo abbiamo deciso di provarla in abbinamento ad alcuni piatti dello Chef Michele Biagiola del ristorante Signore Te Ne Ringrazi di Montecosaro (MC), a due passi dai nostri pescheti.Risultato: al netto dei piatti, favolosi (al primo posto mettiamo gli scampi), quello dei fiori è stata una presenza discreta e soprattutto centrata.
Baccalà al fumo, cardi, salsa di lievito di birra e fiori di Pesca Saturnia ®
Un esperimento, sia chiaro. Ma del quale è valsa la pena.
Il pescheto di Montecosaro (MC) in fiore.
A presto!
E Vi ricordiamo che i fiori diverranno frutti fra non molto.
La Pesca Saturnia ® sarà matura (e immediatamente in vendita) a partire dall’ultima decade di maggio.