[Oggi è tempo di fare un pò di chiarezza. Post lungo, forse palloso, per enogastronomi appassionati.]
L’albero della Pesca è originario della Cina, dove era considerato simbolo di immortalità.
Come si legge in wikipedia,
“dall’oriente il pesco giunse in Persia, e da lì in Europa. Dalla Persia deriva quindi il nome della specie, (ripreso ancor oggi in molti dialetti italiani).
In Egitto, la pesca era sacra ad Arpocrate, dio del silenzio e dell’infanzia, tanto che ancora oggi le guance dei bambini vengono paragonate alle pesche, per la loro morbidezza e carnosità.
Il frutto arrivò a Roma nel I secolo d.C. e grazie ad Alessandro Magno si diffuse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Pare infatti […] che esso ne fosse rimasto affascinato quando lo vide per la prima volta […] durante la spedizione contro la Persia.” (sottolineature e grassetti nostri)
Back to the present.
Oggi sono molte le varietà di Pesca coltivate in Europa. Tra le più note ricordiamo la Pesca Bianca, la Gialla, la Nettarina, accomunate dalla forma sferica.
Le Pesche che invece presentano una forma schiacciata sono chiamate Pesche Platicarpe. Un gruppo di Pesche che ha conosciuto negli ultimi 50 anni una importante evoluzione. Scendiamo nei particolari.
Un pò di storia
Alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, alcuni ricercatori americani dell’Università di Rutgers, nel New Jersey, avviarono un programma di miglioramento genetico delle pesche platicarpe. L’interesse dei ricercatori nasceva dalla constatazione che le platicarpe erano più gustose e profumate delle pesche sferiche. I ricercatori della Rutgers individuarono, dopo un lungo lavoro, una nuova varietà di pesca platicarpa.
Questa nuova varietà presentava frutti qualitativamente superiori rispetto alle platicarpe originarie: una buccia vellutata, ma più sottile e colorata, una polpa più gustosa e saporita. E un profumo straordinario.
La nuova varietà fu chiamata Saturn, riferendosi chiaramente, per affinità di forma, agli anelli del pianeta Saturno.
Agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso la nuova varietà fu registrata con il nome di Stark® Saturn.
L’impianto in Italia
Nel 1984, durante un viaggio negli Stati Uniti, Giorgio Eleuteri ebbe modo di vedere ed assaggiare alcuni frutti di Stark® Saturn e ne fu immediatamente colpito per l’aspetto, ma soprattutto per il gusto piacevolissimo e il profumo straordinario. La decisione di impiantarne alcuni esemplari nell’azienda agricola di famiglia, a Civitanova Marche (MC), fu immediata.
Nel 1986 vennero dunque piantati i primi 1.000 esemplari di quella nuova varietà: nacque allora e crebbe nel corso degli anni una vera passione per questo frutto.
Saturnia® diventa un marchio registrato
Nel 2008 il marchio Saturnia® viene registrato dalla azienda agricola Eleuteri di Civitanova Marche (MC), proprio per distinguere questa nuova specie da quella precedente e per identificare le pesche platicarpa coltivate secondo un preciso disciplinare di produzione.
Questo disciplinare prevede una gamma varietale ben definita, tecniche colturali messe a punto in quasi 30 anni di esperienza produttiva e modalità di confezionamento peculiari, necessarie per preservare al massimo le doti di una pesca come la Saturnia®, superiore a tutte le altre, ma allo stesso tempo molto più delicata.
Oggi, quella che era la Platicarpa originaria, coltivata in Sicilia con il nome di Tabacchiera, è quasi scomparsa, superata dalla Pesca Saturnia ®.
Se volete saperne di più, Vi suggeriamo la lettura dell’articolo scritto da Marco Eleuteri, figlio di Giorgio, su Freshplaza. Lo trovate qui.
E adesso, se siete arrivati fin qui, vi meritate un pò di musica