Siore e Siori, Sua maestà lo scampo.
Il più dolce dei crostacei, per molti il migliore – il più complesso forse la cannocchia, anche se penalizzata da una maneggevolezza difficoltosa -, lo scampo si trova più o meno tutto l’anno, ma è nel periodo che va da marzo a tutto luglio che offre il meglio di sé.
Facile riconoscerne la freschezza: il profumo deve essere netto e delicato di mare (e di null’altro: l’odore di ammoniaca è segno certo di vecchiezza), la testa non deve presentare tracce di annerimento e il corpo deve essere bello sodo.
Arriviamo alla ricetta di oggi, facile facile e dal risultato di rara eleganza.
- facciamo un brodo di verdure (sedano, carote, cipolla, pomodoro) e carcasse di scampi e lo filtriamo;
- aggiungiamo al brodo zafferano e anice stellato;
- in una padella tostiamo per qualche minuto il riso in extravergine, poi finiamo la cottura aggiungendo continuamente piccole quantità di brodo;
- in un piatto fondo mettiamo alla base scampi crudi ridotti a dadini [attenzione! Essendo un crostaceo e non un pesce, lo scampo può essere consumato crudo anche senza previo abbattimento di temperatura, ma l’abbattimento è sempre consigliato. Resta essenziale ad ogni modo che per il consumo crudo lo scampo debba essere freschissimo];
- stendiamo sopra il riso appena cotto;
- sopra il riso appoggiamo la Pesca Saturnia ® ridotta a dadini e non sbucciata.
E il piatto è servito. Buon appetito! 🙂