“Se in parte è vero che, anche sulla scia della spinta spagnola e della promessa di un nuovo sole sotto il quale i cuochi si potessero scaldare, una nuova ristorazione in Italia ha cominciato ad essere un fenomeno su vasta scala con l’alba di questo millennio, a guardar bene i segnali di un cambiamento c’erano in realtà già tutti.
Come spesso accade nel passaggio di una disciplina a fenomeno di massa, tuttavia, non sono sempre i pionieri a passare alla storia, e così la gastronomia italiana finisce per dovere molto a chef che, per i casi della vita e delle carriere, oggi sono spariti o vengono percepiti come personaggi di secondo piano.
Rosaria Morganti appartiene a questo nutrito gruppo e, nonostante abbia ricoperto un ruolo importante in un territorio come le Marche, così periferiche in tempi in cui Senigallia era nota ai più soprattutto per la Rotonda, non viene spesso ricordata quanto meriterebbe. Eppure a Montecosaro, per la precisione a Montecosaro Scalo, ai margini di un distretto calzaturiero negli anni diventato Outletlandia, il Pacojet è arrivato prima che in molti capiluoghi, insieme all’interesse per piatti senza carne né pesce e per cereali alternativi, e ciò significherà pure qualcosa“, scrive l’ottimo Carlo Cappelletti su Passione Gourmet (grassetti nostri).
Autentica Ambasciatrice della Pesca Saturnia ®, a chef Morganti vanno riconosciuti i meriti di aver creduto nella Rolls Royce delle pesche da subito, e nell’averla sperimentata per prima nei piatti salati.
Venerdì 01 agosto chef Morganti ci ha fatto compiere un giro sulle montagne russe, spingendo da subito sul sapore, senza alcuna ascesa organolettica, in particolare in apertura e chiusura di cena, e proponendo un primo piatto fatto con un cereale alternativo davvero super.
Ma è stata tutta la cena ad aver conquistato.
Nel frattempo, alcune immagini del dietro le quinte.
A domani!
[immagini: Monica Palloni]