Ed eccoci ad una ricetta forse non semplicissima, ma, come sempre, alla portata di tutti. Una ricetta di grande finezza, come tutte quelle con il petto d’anatra protagonista.
Carne nera, dunque intensa ma delicata, per via di una consistenza simile a quella del manzo, il petto d’anatra necessita di alcuni accorgimenti in cottura.
Arriviamo al dunque.
- in una padella di ferro non oliata poniamo le fette di petto d’anatra già salate e pepate e massaggiate con maggiorana e coriandolo dal lato della pelle, cuocendo a fuoco medio. Attenzione: le fette di petto d’anatra devono essere poste sulla padella ancora fredda, in modo tale da far sciogliere il grasso in eccesso;
- quando la pelle sarà croccante, giriamo le fette, cuocendole dall’altro lato, avendo cura di lasciare l’interno poco cotto;
- quando la carne sarà quasi al termine della cottura eliminiamo quasi tutti il grasso fuoriuscito e aggiungiamo la Pesca Saturnia ®, sbucciata e ridotta a fette piuttosto grandi;
- subito dopo aggiungiamo del Porto (va bene anche il Ruby, la versione più semplice) precedentemente sbollentato in una padella, al fine di dealcolizzarlo e concentrarlo (riduciamolo più o meno del 50%);
- tagliamo il petto d’anatra trasversalmente a fette grandi, in modo che non si raffreddi eccessivamente;
- impiattiamo in compagnia di fagiolini bolliti e conditi con extravergine, sale e pepe.
Buon appetito!
A domani per il suggerimento in fatto di abbinamenti. Vi anticipiamo che non sarà facile 🙂
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