Etereo.
etereo [e-tè-re-o] agg.].
1. [e-tè-re-o] agg.
lett. Del cielo; estens., estremamente puro, spirituale: bellezza e.
A Numana a due passi dal mare, e che mare (!), si trova il Ristorante Casa Rapisarda. Il luogo dove il giovanissimo chef Alessandro Rapisarda da libero sfogo alla sua fresca creatività a cui unisce sapide eccellenze locali.
Il locale si trova in una location d’eccezione, pregna della storia del paese: la “Costarella” di Numana. Al suo interno la sala è contenuta ma molto ben curata, perfetta per accogliere la nostra compagnia gaudente pronta a scoprire le 50 sfumature di Pesca Saturnia dello Chef.
La gentilezza cristallina del padrone di casa ci prepara al menù che ha pensato per noi, ma questo lo capiremo solo dopo in un deja-vù di leggerezza e sapidità. Alla lettura il percorso degustativo si presenta subito ammiccante, partendo dalle eteree sfumature di mare per poi terminare con gli avvolgenti morsi di terra.
L’attesa è finita, il palato è scalpitante, che entri il primo piatto!
In realtà di un vero e proprio piatto non si tratta, bensì la tavola viene allestita in maniera molto scenografica con molti appetizers diversi tra loro ma con l’unico denominatore comune: la Pesca Saturnia.
Mosciolo liquido e marmellata cruda di Saturnia, parfait di fegato di rana pescatrice, caviale di pesche sotto una schiuma orientale di salsa ponzu, spugna al nero di seppia e fiore di nasturzio con un polline di salsa umeboschi di pesca Saturnia e nocciola. Eccolo qua l’estroso benvenuto dello Chef Rapisarda.
Non poteva mancare poi il famoso Summer Pop, vero must del menù estivo di Casa Rapisarda. Lo chef per l’occasione ha deciso di stupirci, e deliziarci, con la versione dedicata al Saturnia Lab: calippo tema “Bellini” realizzato con spumante made in Marche ed estratto di Pesca Saturnia e basilico.
“Carpaccio” di Pesca Saturnia: ecco un modo perfetto per esaltare le delicate note aromatiche del frutto gaudente. Il piatto è estremamente elegante e leggero, una texture di eterea freschezza che ha saputo conquistare occhi e palato.
Ormai pronti ad accogliere i sapidi sapori marini promessi dallo Chef, ci siamo tuffati nel Crudo di pesci di scoglio e frutti di mare, fragole bianche, latte di cocco e (udite udite) neve di Pesca Saturnia! C’è da ammettere che la neve al mare raramente si vede, ma evidentemente con lo zampino saturnico tutto è possibile!
Mare, sapidità, carnosità… a cosa vi fanno pensare questi aggettivi?
I moscioli! Ovviamente trovandoci nei pressi del Conero la risposta è quasi scontata ma l’abbinamento con la nostra dolce Pesca Saturnia non lo è affatto. Alessandro ha pensato per noi ad un piatto molto fresco e saporito: Moscioli al vapore, gazpacho di Pesca Saturnia, basilico e mozzarella di bufala.
E poi eccolo, il colpo di scena!
Ripartiamo dai sapori sapidi e cristallini del mare per dirigerci in un viaggio saturnico versione strong con gli Agnolotti di stracotto di manzo e giardiniera di pesca foyot. Caldo, avvolgente, seducente. La pasta ripiena accoglie lo stracotto in maniera eccellente, mentre la pesca leggermente agre pulisce il palato e ti permette di mangiarne ancora e ancora e ancora.
Foie gras, arancia amara e frutto della passione, pesche caramellate al passito. Questo è un accostamento molto rischioso, il grasso avvolgente del foie gras avrebbe potuto annientare la delicatezza del frutto ed invece, la nostra impavida saturnia, ha tenuto la testa alta e con la sua carnosità e scioglievolezza ha combattutto ad armi pari. Vincendo a mani basse per di più!
Tu la conosci Melba?
Se la risposta è no ci viene in soccorso Wikipedia:
La Pesca Melba (in inglese Peach Melba, in francese Pêche Melba) è un dolce (secondo alcun fonti statunitensi definibile anche come sundae) inventato a Londra dallo chef francese Georges Auguste Escoffier in onore della leggendaria cantante d’opera australiana Nellie Melba[1], da lui molto ammirata.
Gli ingredienti sono solo pesche tenere e mature (possibilmente fresche, altrimenti sciroppate), purea zuccherata di lamponi (o altri frutti di bosco) e gelato alla vaniglia.
Ed infine concludiamo questo viaggio gustativo da Casa Rapisarda con un grande classico francese, appunto la Pesca Melba e pure Saturnica!
Anche questa volta la missione #SaturniaLab si è conclusa egregiamente, i commensali sono rimasti tutti appagati da occhi e palato e la nostra protagonista saturnica ha danzato tra i piatti di mare e quelli di terra. Un grande applauso allo Chef Rapisarda che nonostante la sua giovane età ha saputo interpretare ogni piatto con spiccata personalità esaltando al meglio la Pesca Saturnia.
Ci ri-assaggeremo presto, intanto tenetevi pronti per la prossima avventura gaudente, ce ne saranno delle belle!
Thanks to Monica Palloni per il contributo fotografico.