La verità è che Civitanova Marche, sul mare a metà strada tra Ancona e il confine con l’Abruzzo, ad un passo dai pescheti di Pesca Saturnia ®, non ha nulla a che fare – o quasi – con il resto della regione.
Un pò come Rimini, che non è Romagna, ma Rimini. Civitanova non è Marche, ma solo Civitanova.
Mix di spirito piratesco, tipico dei porti di mare, vitalismo e imprenditorialità, è una città certamente non fine, ma concreta e fattiva.
E che ha acquisito negli ultimi decenni sotterranee venature metropolitane: effetto non di scambi antropologici (non è né snodo stradale né ferroviario rilevante, né sede di istituzioni culturali cosmopolite), ma del notevole contributo fornito dalla città alla moda calzaturiera.
A livello internazionale: da Paciotti a Della Valle, solo per citare i nomi noti al grande pubblico. O Eurosuole, conosciuta solo agli addetti ai lavori.
Mescola è un pò il locale che restituisce questi caratteri antitetici e apparentemente inconciliabili.
Bistrot metropolitano nell’animo, nel cuore ‘sente’ (e trasmette) la cucina marchigiana.
Che è cucina di campagna anche quando tratta il mare.
Tranne alcuni piatti borghesi.
[Come i maceratesi Vincisgrassi: forse la migliore lasagna del mondo. E non ci sono Bologna o Napoli che tengano.
O le tagliatelle di Campofilone, simbolo di Fermo: sottili, pudico tentativo campagnolo di darsi una scafata per la passeggiata domenicale dentro le mura cittadine.]
Ma dicevamo del Mescola, bistrot metropolitano in pieno centro.
Guidato dai fratelli Garofoli, Massimo in cucina e Ilenia in sala, Il Mescola sarà uno dei sette locali che quest’anno proporranno piatti a base di Pesca Saturnia ® durante il periodo di produzione (che va ininterrottamente da fine maggio a fine agosto).
Intanto, date uno sguardo ai piatti del locale
[immagini Marche Best Way]